Beauté du Diable. La magnifica (p)ossessione di Liquides Imaginaires

Beauté du Diable. La magnifica (p)ossessione di Liquides Imaginaires

Philippe Di Meo, architetto e interior designer ideatore di Liquides Imaginaires è tornato con una nuova avvincente trilogia olfattiva: a inaugurarla è Beauté du Diable, la prima delle tre Eaux del’Ame (Acque dell’Anima).
Le tre fragranze sono pensate per tutti i cultori del profumarsi inteso come rito; il patron di Liquides Imaginaires infatti le ha concepite come un mezzo per dissetare lo spirito. Fin dagli esordi del brand nel 2011, Philippe Di Meo e il socio David Frossard hanno inteso l’utilizzo delle loro creazioni come un modo e un mezzo per abbandonare la grevità del mondo materiale e addentrarsi nel regno dell’immaginario.
In particolare l’ultima trilogia mira a rappresentare lo spirito creativo di alcuni artisti; Beauté du Diable (un nome programmatico) è dedicato all’algida ma conturbante bellezza della modella, fotografa e dj Cate Underwood.
Il Naso a cui si è affidato l’eclettico designer è Louise Turner; a lei è stato affidato l’arduo compito di concepire un jus che potesse incarnare l’allure diabolicamente perfetta della Underwood in un suggestivo accostamento metafisico/olfattivo al Signore delle Tenebre. Il quesito che Liquides Imaginaires ci pone è dissacrante e stimolante: saremmo disposti a vendere l’anima al Diavolo per poter indossare il suo magnetico e irriproducibile profumo?
La risposta siamo certi che non possa che essere un sì senza remore per noi appassionati di profumi! E in questo caso non serve alcun pericoloso rituale esoterico: basta entrare in profumeria e posare sulla pelle qualche goccia di Beauté du Diable.
Il Signore degli Inferi ha lineamenti sfuggevoli, indefiniti e nebulosi come l’atmosfera di cui è principe; può assumere forma d’uomo, di donna, d’animale… financo oggetti. Forse lo conosciamo senza conoscerlo; magari, in certi crepuscoli che muoiono striati di blu preannunciando la notte potremmo intravederne l’intima nera natura che nutritasi di luce e tradimento ora vive nell’oblio. Forse. Bisognerebbe avere l’ardire di sollevare quel velo illusorio che è la bellezza fisica per inoltrarsi nell’abisso dell’oscurità. Forse sotto i pizzi di vezzi ammiccanti lo troveremmo negli occhi pieni di incanto ma disturbanti di quella magnifica donna che ci osserva dal balcone di un locale della City.
Qui prende le mosse l’envol di Beauté du Diable: vapori alcolici si mescolano agli odori della notte. Assenzio, scabro ed essenziale ci viene offerto in un lascivo calice fiammeggiante di gin. E poi, diaboliche mani affettano un succulento arancio e lo spremono su fette frizzanti di limone italiano. L’impronta aromatica mefistofelica è una summa sublime delle avventure millenarie del Diavolo, delle sue innumerevoli vittorie sulla debole volontà umana, dei suoi amori proibiti e di indicibili eccessi. Ed è l’esuberanza pungente del coriandolo a conferire una verve esaltante, potente al cocktail destinato a carpirci i sensi.
E noi, inevitabilmente, cediamo; lei… forse non è più una lei, ma forse… un lui vestito di velluto blu; sulla giacca sartoriale ha appuntato un garofano vermiglio, conficcato al posto di un cuore che da secoli non batte più. Il fiore vibra cupamente con afflati odorosi affilati da lievi variegature di un povero, innocente geranio. Un’ombra di cipresso evoca scenari d’oltretomba, la fredda calura degli inferi.
Il tocco diabolico per vincere definitivamente le nostre resistenze è la magica comparsa nel mezzo di un morbido e languido ylang ylang che blandisce la durezza della testa traghettando l’ensemble nel fondo legnoso/resinoso. Un vetiver sulfureo si accende sul legno di guaiaco morendo su perle di cisto.
Il sipario sulla nostra sconfitta cala: la Bestia bellissima ci ha legato i polsi e l’anima è ormai perduta. Ma Beauté du Diable trarrà molti in fallo e la lussuria sarà legge per tutti.
“A vizio di lussuria fu sì rotta che libito fe’ licito in sua legge, per torre il biasimo in che era corrotta”
Dante, Inferno (Canto V)
Piramide Olfattiva Beauté du Diable – Liquides Imaginaires
Note di Testa: limone italiano, arancio amaro, coriandolo, accordo Gin, accordo assenzio
Note di Cuore: chiodi di garofano, cipresso, geranio, ylang ylang, accordo garofano
Note di Fondo: vetiver di Haiti, legno di guaiaco, cisto, accordo Cobbleston
Concentrazione e formato Beauté du Diable – Liquides Imaginaires
Eau de Parfum – 100 ml
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